Bending Spoon - Alice Valsecchi
Aggiornamento: 9 set 2020
Tutti vogliamo essere felici.
Essere felici ci rende più aperti, resilienti, creativi e quindi produttivi. Per questo la felicità dei collaboratori è una priorità per le aziende più attente alla qualità della loro presenza sul mercato.
Le ricerche dimostrato che i lavoratori felici hanno una marcia in più.
La reputazione di essere un'azienda Felice è una delle leve più importanti per attrarre e trattenere i giovani talenti, anche in settori altamente competivi come quello informatico.
Oggi intervistiamo Alice Valsecchi, People & Culture Specialist di Bending Spoons.
Sarà una delle testimonianze aziendali che potrete ascoltare il 21 Settembre 2020 nel Webinar Formativo Come diventare una Happy & Smart company, uno dei workshop all'interno della Settimana Internazionale Happiness at Work 2020, dal 21 al 25 settembre.
Puoi iscriverti su Eventbrite:

Bending Spoons è un’azienda che ha nel proprio DNA la massima attenzione al benessere dei lavoratori: quali sono i pilastri su cui si fonda la vostra cultura della cura per assicurare un clima sereno e creativo?
Bending Spoons nasce con l’obiettivo di costruire la miglior azienda al mondo per le persone che ci lavorano e per l’eccellenza e l’impatto sociale dei prodotti che sviluppa.
Il lavoro di ognuno viene valutato sulla base dei risultati raggiunti e dell'impegno profuso. Ci si basa molto sui feedback, sulla trasparenza, sui risultati che si raggiungono grazie al lavoro di gruppo. Il sistema di feedback costante permette a ciascuno di sapere sempre come sta andando il proprio lavoro.
Per noi sbagliare non è un problema, lo è non imparare mai dagli errori ed essere chiusi ai feedback dei colleghi.
Assumiamo i collaboratori con cura, dedicando estrema attenzione e risorse al processo di selezione.
Ci affidiamo al senso di responsabilità e alla capacità di ognuno di saper gestire la fiducia e flessibilità che offriamo: abbracciamo da sempre lo Smart Working con orari di lavoro adattabili alla proprie esigenze e focus sugli obiettivi anziché il monte ore; siamo aperti al lavoro da remoto.
È normale rispondere alle email la sera tardi, ma anche prendersi il mercoledì pomeriggio libero per andare a vedere una mostra, senza dover chiedere ferie o dare spiegazioni.
C’è chi lavora da casa tutta la mattina e viene in ufficio solo il pomeriggio (in questo periodo l'ufficio e' chiuso), c’è chi lavora di sabato per essere off tutto il lunedì, e magari restare con i figli.
I singoli e i team hanno piena libertà di organizzarsi. La stessa autonomia vale anche nell’organizzazione delle ferie. Tutti possono andare in ferie quando vogliono, senza policy, permessi, autorizzazioni. Questo non significa che abbiamo collaboratori che stanno sei mesi in ferie ogni anno. In realtà lavoriamo sodo, perché per ottenere buoni risultati ti devi impegnare. Ma non siamo a scuola: non servono maestri che ti dicono cosa puoi e cosa non puoi fare.
Per l’azienda non è facile trovare talenti, soprattutto tra le figure tecniche (software engineer, data scientist, mobile developer).
Per attrarre i migliori collaboratori, puntiamo su un ambiente d'eccellenza, perché i talenti vogliono lavorare con altri talenti, ma anche su condizioni di lavoro vantaggiose, stipendi sopra la media del settore, sostegno e molti benefit fuori dal comune.
Gli uffici stessi sono progettati per offrire il massimo benessere: l’ambiente é accogliente, a totale disposizione di tutti, con varietà di postazioni di lavoro (dalle silent room a divani o meeting room con amache) per accomodare le esigenze di tutti, e spazi di svago con videogames, ping pong e calcio balilla.
Quanto sono importanti per voi la fiducia e la trasparenza reciproca e perchè sono così importanti?
Sono essenziali.
Il nostro modo di lavorare é il motore del successo di Bending Spoons, é parte della nostra identità, qualcosa in cui crediamo e che coltiviamo con cura.
Possiamo continuare a crescere solo se gli individui sono felici di essere parte della nostra realtà.
Il clima di trasparenza e il senso di fiducia che si respira a Bending Spoons, da ambo le parti, fondatori e collaboratori, è quello che la rende speciale e interessante per talenti incredibili che ci hanno raggiunto da ogni parte del mondo.
La fiducia ci permette un notevole snellimento di burocrazia e processi, il che a sua volta permette di essere più spediti e reattivi: questo é essenziale quando si opera nell'innovazione.
In che modo secondo voi la vostra cura per un ambiente lavorativo positivo, favorevole e creativo, influisce positivamente sia nella fidelizzazione dei dipendenti che sulla reputazione verso il mercato?
Studi recenti hanno dimostrato che i giovani talenti non si focalizzano sullo stipendio per scegliere dove lavorare.
Vogliono sfide, vogliono un ambiente stimolante, cercano un posto dove possano avere responsabilità, mettersi alla prova, fare la differenza, senza essere micro-managed.
Offrire questo crea un circolo virtuoso: si attraggono talenti che creano prodotti di alto livello, e che al tempo stesso contribuiscono a creare un clima favorevole all’attrazione di altri talenti, incuriositi dalla nostra reputazione e dai pareri entusiasti di chi lavora già qui.
Pensiamoci un momento: se dove lavoro mi trovo bene, seguo progetti interessanti, imparo in continuazione qualcosa di nuovo e sono spinto a fare sempre meglio, ho un buon rapporto con i colleghi e sono soddisfatto, è molto probabile che suggerisca ad altri di candidarsi. E che lo suggerisca a chi penso abbia un buon culture fit, le giuste competenze e che sia qualcuno con cui avrei piacere di collaborare.
Con il nostro livello di selettività, competiamo con i grandi del settore a livello europeo; siamo fieri di aver “riportato in Italia” talenti eccezionali e sappiamo che tenerceli stretti è necessario dare loro la fiducia e le opportunità che meritano.
Nel 2019 e nel 2020 abbiamo vinto il primo premio nella classifica Great Place to Work, un riconoscimento significativo dei nostri sforzi e un chiaro segno della cura che mettiamo nel prenderci cura degli spooners.
Quanto, secondo voi, la qualità del rapporto e della fiducia fra dipendenti e i vertici nel clima aziendale influisce sui vostri risultati e sul vostro successo?
Riteniamo che siano essenziali.
Come misurate quanto l’ambiente lavorativo e in generale il clima che siete riusciti a creare hanno impatto sulla produttività dei dipendenti?
Il nostro tasso retention è attorno al 99%, è un dato che parla chiaro.
Tra gli strumenti interni che utilizziamo per misurare il benessere dell’ambiente sono sondaggi, personalizzati a seconda dell’area che vogliamo indagare.
Dopo ogni iniziativa vengono sempre raccolti i pareri di tutti, per capire cosa ha funzionato bene e cosa no, con l’intenzione di fare sempre meglio in futuro e customizzare ogni esperienza che offriamo, incrementando la partecipazione e la soddisfazione.
Un ruolo fondamentale è giocato dalle sessioni di feedback, che si tengono periodicamente tra gli spooner e il loro mentore: sono incontri 1 to 1, dove non solo si discute di come la performance del singolo possa migliorare, ma sono spazi protetti dove ognuno può parlare liberamente di come si trova a Bending Spoons, dare spunti di miglioramento, esprimere eventuali perplessità. Qui é possibile raccogliere un feedback qualitativo di come stiamo lavorando.
In generale, é opinione comune che una persona serena, che lavora in un clima positivo e accogliente, é meno soggetta a stress o a malattie, lavora con maggiore efficienza e creatività.
Il clima influisce indubbiamente su produttività ed engagement.
In che modo la vostra attenzione al benessere dei dipendenti vi ha aiutato durante il periodo di emergenza appena trascorso?
Essendo abituati a tenere in considerazione i bisogni e le peculiarità degli spooners, abbiamo saputo adattare, in parziale autonomia, alcuni dei nostri processi e abitudini alla situazione di totale lavoro da remoto.
Il team di People Operations ha come missione quella di creare la miglior esperienza per tutti, lavoriamo costantemente in quest’ottica ed avevamo una buona idea di cosa avrebbe funzionato e cosa invece non avrebbe avuto successo.
Dove non arrivava l’esperienza, abbiamo fatto sondaggi interni o brevi esperimenti per testare nuove iniziative.
Nel clima di incertezza che abbiamo vissuto, abbiamo comunicato con trasparenza come fosse difficile prevedere quando il nostro ufficio sarebbe stato riaperto. Abbiamo costantemente accolto i feedback spontanei che ci arrivavano, come sempre.
L’essere abituati allo smart working e nell'affidare totale fiducia ai collaboratori, la transizione a una totale situazione di lavoro da remoto é stata più fluida e semplice di quella vissuta da altre aziende.
Quali iniziative avete adottato per mantenere un “ambiente lavorativo” positivo e produttivo nonostante l’emergenza e l’assenza di un vero e proprio ufficio?
Dopo un primo momento di assestamento, abbiamo condotto un sondaggio tra i colleghi, con lo scopo di comprendere, nell’insieme, le loro condizioni lavorative.
In base a quello che é emerso, abbiamo lanciato una serie di iniziative volte a migliorare il benessere e colmare la mancanza di socializzazione che lavorare in un ufficio offre solitamente.
Abbiamo fornito a chiunque ne necessitasse un equipaggiamento per lavorare da casa, comprensivo per esempio di poltrona ergonomica o monitor esterno. Il tutto recapitato a casa, ovunque fossero durante il lockdown.
Insieme a questa policy, abbiamo rilasciato un documento interno con suggerimenti su come lavorare efficacemente da casa e un’agenda costantemente aggiornata con tutte le attività e iniziative organizzate.
Abbiamo organizzato tour virtuali di Milano con il supporto di una agenzia specializzata, per permettere ai nuovi assunti (non ancora trasferiti a Milano) di conoscere le meraviglie della nostra città, e per ricordarle a chi ci abita ed era impossibilitato a goderne.
Insieme a questo, ogni venerdì ci ritroviamo online per un quiz di gruppo su svariati argomenti (dal cinema, ai libri, agli Spooners stessi), per offrire una distrazione e svago. É diventato un appuntamento fisso che continueremo.
Per seguire le inclinazioni di tutti e offrire occasioni di conversazione, abbiamo avvisato due book club interni e un cineforum settimanale, oltre che una serie di canali Slack dedicati ai temi più svariati.
Solitamente ogni mese organizziamo attività di team building, in luglio abbiamo optato per una escape room virtuale. Purtroppo é molto difficile riuscire a offrire il medesimo coinvolgimento delle attività svolte di persona, ma abbiamo fatto del nostro meglio.
Per quanto riguarda il benessere fisico e mentale, abbiamo organizzato sessioni di meditazione e stretching ogni lunedì mattina, per cominciare la settimana al meglio, e la possibilità di chiedere un rimborso per sedute psicologiche, al fine affrontare eventuali conseguenze del lockdown.